Vacanze in Liguria 2° giorno: Grotte di Borgio Verezzi
Sabato 16 Luglio
2° giorno di vacanza: oggi si visitano le grotte di Borgio Verezzi.
Ho visto il cartello in autostrada andando a Finale Ligure proprio ieri... e quindi, come possiamo perdercele?
Le grotte con Stalattiti (dall'alto verso il basso) e Stalagmiti (dal basso verso l'alto) si chiamano Grotte Carsiche e si sviluppano quando avvengono dei crolli in caverne sotterranee: le acque delle piogge o dei corsi d'acqua che filtrano sul terreno attraverso le spaccature interne erodono le rocce solubili come le carbonatiche o evaporitiche e goccia dopo goccia in milioni di anni questi minerali disciolti piovono costantemente in più punti dal soffitto della caverna ma sempre in quelli e creano queste strutture meravigliose. Occorrono milioni di anni per creare queste caverne delle meraviglie, perché una stalattite ad esempio cresce di 1 cm cubo in 40 anni...
Questi fenomeni si chiamano Carsici perché prendono il nome dal Carso, la regione calcarea che si trova alle spalle di Trieste dove sono molto diffusi.
E all'interno sono cave, come cannucce, poiché l'acqua ci scorre da dentro per continuare a gocciolare sempre nello stesso punto e accrescere la colonna che procede dall'alto.
Certe volte si formano delle vere e proprie cascate pietrificate...
Oppure se la goccia non cade, ma procede in orizzontale lungo il soffitto, si formano queste formazioni a vela, chiamate Drappi dove a seconda del minerale disciolto nell'acqua si evidenzia un diverso colore: giallo per limonite, bianco calcare, rosso ferro, grigio manganese.
E chiaramente, dove la goccia proveniente dall'alto cade sul pavimento della caverna si forma un corrispettivo pilastro in ascesa, la stalagmite appunto.
E fin qui tutto vero per tutte le grotte carsiche...
Ma veniamo a queste grotte in particolare: le Grotte di Borgio Verezzi si sviluppano praticamente sotto l'abitato del borgo situato sulla collina vicino al mare, e furono scoperte da tre ragazzini nel 1933 che calandosi da un pozzo giunsero ad una delle sale. Essi lasciarono la data e la loro firma: Lillo, Tito e Valentino che riuscirono a scrivere usando il fumo della candela con cui erano entrati per illuminare...
Immaginate lo stupore, la meraviglia di questi tre ragazzi... probabilmente avevano letto Viaggio al Centro della Terra di Verne, e vari romanzi di avventura che si leggevano molto più spesso e volentieri di adesso...
Adesso i ragazzini giocano con il cellulare o guardano spaccati di vite irreali o malate su youtube....
Probabilmente conoscevano le leggende che già circolavano nel paese, poiché da tempo si sapeva che avvenivano strani fenomeni di scomparsa delle acque del corso del fiume nelle spaccature della roccia, fiume che però era in grado di gonfiarsi fino a devastare i campi in caso di piene esagerate... e quindi animati da puro spirito di avventura si erano inventati un'esplorazione un po' per gioco, un po' per sfida che si era conclusa con questa incredibile scoperta.
Successivamente nel 1951 uno scienziato, Giovanni Dentella alla guida di un gruppo speleologico inizia l'esplorazione sistematica di tutte le sale e gallerie che si sviluppano per alcuni kilometri sotto il centro abitato di Borgio. E colpito dalla bellezza di questo mondo sotterraneo crea il percorso turistico che viene infine inaugurato nel 1970.
Una sala in particolare dimostra la straordinaria anima poetica di questo scienziato:
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