Un regalo sorprendente

 Oggi è il mio compleanno, ed ho ricevuto un regalo davvero sorprendente: l'Acqua celebrata dai maestri della stampa giapponesi. . .  un cofanetto meraviglioso contenente oltre settanta capolavori. Devo dire la scatola che li contiene è essa stessa già un piccolo capolavoro che regala gioia quando lo guardi sulla libreria.

Mondo-Fluttuante

L'acqua-celebrata-dai-maestri-della-stampa-giapponese
In copertina Utagawa Hiroshige - I vortici di Naruto - 1856

Amo molto le stampe giapponesi, e i dipinti di paesaggi, vedute aeree, piante, animali. Avevo visto infatti anni fa la mostra a Palazzo Reale dedicata a Hokusai e gli altri maestri giapponesi incentrata sul "Mondo Fluttuante", ovvero paesaggi realizzati tra il XVII e XIX secolo, impreziositi da un pigmento chimico da poco introdotto sul mercato dell'epoca: il Blu di Prussia importato dall'Olanda. 

Utagawa-Hiroshige-I-ciliegi-in-piena-fioritura-ad-Arashiyama
Utagawa Hiroshige - I ciliegi in piena fioritura ad Arashiyama - 1829-1839

Utagawa-Hiroshige-Luna-d'autunno-a-Seba
Utagawa Hiroshige - Luna d'autunno a Seba - 1838


Paesaggi ambientati in un mondo contadino: i campi, i canali coltivati, ciliegi in fiore, o le scogliere con i pescatori... un mondo a volte anche selvaggio e incontaminato dall'uomo, come certi scorci di fiume, o di cascate che come squarci di luce aprono vie tra boschi di alberi leggiadri e aggraziati. 

Katsushika-Hokusai-Cascata-di-Amida
Katsushika Hokusai - Cascata di Amida - 1833

Un mondo descritto da una Natura aspra, selvaggia, a tratti dolcissima, a tratti spietata, sempre superiore all'uomo che si incammina in essa con rispetto e venerazione, e gioiosa consapevolezza di essere un nulla, e allo stesso tempo di esserne parte, secondo una visione Shintoista della Natura e dell'Uomo. 

Katsushika-Hokusai-Choshi-nella-provincia-di-Simosa
Katsushika Hokusai - Choshi nella provincia di Simosa - Mille immagini dell'Oceano - 1832- 1834


Katsushika-Hokusai-La-grande-Onda
Katsushika Hokusai - La grande Onda di Kanagawa -1833 - Trentasei vedute del Monte Fuji


Utagawa-Kuniyoshi-Teppozu
Utagawa Kuniyoshi - Teppozu, 1833 - Luoghi famosi della capitale orientale

Si vedono uomini e donne fare il bagno tra onde che si frangono spumeggianti, mentre cercano di raccogliere frutti di mare, o pescare... si vedono vedute aeree di fiumi dalle acque turchine o trasparenti, dai flutti increspati da lieve brezza e tratteggiati con sapienza da linee azzurre ... e spesso sullo sfondo il Monte Fuji immoto, eterno.  

Hokusai-Il-fiume-Tama-nella-provincia-di-Musashi
Katsushika Hokusai - Il fiume Tama nella provincia di Musashi - 1833 - Trentasei vedute del Monte Fuji

Distese bianche di neve delimitate da pochi tratti di blu di Prussia e nero, dove si stagliano leggiadri e a volte lenti a volte fitti fiocchi di neve. Una figura solitaria cammina faticosamente sulla neve, o in lontananza una luce brilla in una casa. Sembra di poter udire il rumore dei passi sulla neve, e il profumo di pulito cristallino nelle notti invernali.

Kuniyoshi-Nichiren-nella-neve-sull'isola-di-Sado
Utagawa Kuniyoshi - Nichiren nella neve sull'isola di Sado a Tsukuhara - 1830-1835

Kawase-Hasui-Ushibori
Kawase Hasui - Ushibori - 1930

Hiroshige-Provincia-di-Iki-Shisa
Utagawa Hiroshige - Provincia di Iki, Shisa - 1853

Un mondo che forse in poche zone del Giappone ancora si conserva inalterato: il mondo fluttuante non sono semplici vedute paesaggistiche, sono spesso vedute sognanti, pura astrazione e immaginazione, celebrazione della bellezza della natura. I disegni non cadono mai nella trappola di voler essere una foto, al contrario inglobano la visione di chi disegna, i suoi sentimenti profondi e non razionali, anche le imperfezioni vengono rese perfette e incluse in un tutto armonioso e sublime più del vero, al punto che ne rimani affascinato e affamato di immergerti in quella Natura che ti viene narrata come una fiaba ad un bambino.

Utagawa Kuniyoshi - Raccoglietori di alghe a Omari - 


Anche io penso che il disegno non debba necessariamente avere lo stesso scopo della fotografia, e che non debba necessariamente esser fedele al vero

"Vero" è un miscuglio tra l'oggettività fuori da me, e il mio vissuto interiore, che mi mette sugli occhi gli occhiali con cui guardo quell'oggettività. Perciò un disegno è una opportunità per raccontarmi, perché ciò che scelgo di rappresentare, i dettagli che scelgo di espandere, di valorizzare, raccontano qualcosa del mio vissuto, raccontano qualcosa di me. Perciò io sento il disegno e la pittura come un viaggio dentro di me, una meditazione per ritrovarmi. 


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