Tornata ad Arese, a casa mia, non ho comunque perso il vizio di esplorare...
Vigevano... credo di esserci stata in gita, tipo alle elementari... ma rivederla ora con la consapevolezza di essere alla ricerca di impressioni e ispirazioni, è totalmente diverso.
Vigevano è la città più importante della Lomellina, la parte meno industrializzata della Lombardia, dove troviamo ampi spazi votati all'agricoltura alternati a bellissimi borghi medievali e castelli... ed è famosa per la sua Piazza che viene realizzata proprio nel periodo Visconteo-Sforzesco come residenza ducale.
E' infatti Ludovico il Moro che ne richiede la costruzione tra il 1492 e il 1494, affidandosi ad architetti come Leonardo da Vinci e Donato Bramante. Lo scopo è dare una sorta di anticamera, all'accesso al castello trasformato in Palazzo Ducale.
La piazza è caratterizzata da tre fronti di portici ad arco sotto i quali un tempo c'erano le botteghe medievali dei vari artigiani e commercianti, e ogni arco è decorato in maniera diversa.
Nel quarto lato della piazza c'è la
Cattedrale di Sant'Ambrogio realizzata in epoca successiva tra il 1532 e il 1612. La facciata Barocca invece fu progettata dal Vescovo
Juan Caramuel y Lobkowitz , che non era solo un Vescovo, bensì anche un matematico. Egli pensò alla facciata come ad un completamento della piazza, perciò la facciata è sovrapposta al fronte della chiesa originale in modo che ne sia leggermente discostata e con la sua forma concava corregga l'asimmetria della chiesa rispetto alla piazza.
L'altar maggiore si direbbe un'opera moderna, sembra un blocco unico d'oro, ma chiaramente non può esser così.
Questa Madonna con il cielo azzurro a mosaico è particolarmente bella.
Anche questo è a mosaico, ed è di Nuovo Santa Teresa d'Avila.
Andiamo ora a visitare il Castello...
Questo è l'ingresso dalla Torre del Bramante, poi la vedremo
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Piazzale interno
Il castello è molto antico in verità e risale ad un originario Castrum di epoca longobarda, a partire dal 1345 inizia la sua trasformazione in Palazzo Ducale che verrà poi completata ad opera di Ludovico il Moro. |
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Strada coperta che aveva lo scopo di proteggere l'ingresso dei Signori di Milano |
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Scuderie |
Da non perdere la Mostra dedicata a Leonardo da Vinci: si tratta di pezzi provenienti da diverse collezioni sparse in Europa, il castello di Windsor, Cracoviah, Parigi... qui troviamo delle riproduzioni perfette nel senso che sono fatte con una tecnica di stampa 3D per cui vengono riportate perfettamente le caratteristiche della superficie del foglio, se si tratta di un disegno o del dipinto e si possono vedere le pennellate. Il risultato è emozionante come vedere gli originali.
La mostra inizia dagli schizzi fatti da Leonardo per la realizzazione della gigantesca statua equestre...
Infatti nel 1482 Ludovico il Moro propose a Leonardo di realizzare una gigantesca statua equestre: un monumento a suo padre Francesco che era stato Duca di Milano dal 1452 al 1466. La statua doveva essere più grande di tutte le statue equestri realizzate finora, infatti era previsto che fosse alta 7 metri...
Leonardo sapeva che tutta l'importanza del personaggio era declinata dalla bellezza della figura del cavallo e perciò si dedicò allo studio dei cavalli mediante numerosi disegni e bozzetti prendendo spunto nelle scuderie ora da uno ora dall'altro animale e componendo così idealmente una creatura perfetta, che aveva le parti migliori di tutti i suoi modelli viventi.
Sulle pareti nei locali della mostra sono proiettati questi modelli in varie posizioni proprio per far rendere conto il visitatore di quanto fosse grande e ambizioso il progetto.
Leonardo realizzò quindi un gigantesco modello in creta, che doveva fungere da calco per la colatura in bronzo come si realizzavano in effetti le sculture di questo tipo.
Il modello in argilla suscitò l'ammirazione generale quando venne esposto... il problema era la disponibilità del bronzo: infatti le 100 tonnellate di bronzo necessarie non erano al momento reperibili poiché erano appena stati realizzati i cannoni per la difesa del Ducato di Milano dall'invasione dei Francesi di Luigi XII.
Leonardo fu costretto a fuggire da Milano e la sua meravigliosa opera in argilla venne distrutta dai cannoni dei nemici, che si divertirono a bersagliare il suo gigantesco cavallo : come in una tragedia di Troia al contrario, i nemici distruggono il Cavallo che era l'opera simbolo dell'orgoglio del Signore di Milano.
Basandosi sui disegni di Leonardo nel 1977 un collezionista d'arte americano Charles Dent diede inizio ad un progetto per realizzare infine il meraviglioso cavallo di Leonardo. La sua realizzazione andò avanti tra numerose difficoltà e periodi di abbandono, finché non venne affidata alla scultrice americana
Nina Akamu che nel 1999 rese finalmente possibile il progetto. La statua venne realizzata in misura ridotta per la città natale di Leonardo da Vinci in Toscana, una copia invece delle reali dimensioni pensate dall'artista originale si trova all'
Ippodromo Snai di San Siro a Milano, e una copia si dovrebbe trovare anche negli Stati Uniti, nel Meijer Gardens, un parco naturale artistico a Grand Rapids nel Michigan, dove sono raccolte copie delle statue moderne più celebri.
Sono stata all'Ippodromo di San Siro, proprio per vedere la statua del cavallo... purtroppo l'accesso era chiuso per lavori di ristrutturazione, sebbene su Google maps fosse scritto che era aperto! Mi son dovuta accontentare della foto fatta da lontano.
Ma dopo questa parentesi, eccovi altri bellissimi schizzi e modellini, tutte copie perfette degli originali che non hanno mai lasciato i rispettivi musei e castelli che li possiedono.
Modellino delle scuderie del castello realizzato appunto da Leonardo
Anche questi meravigliosi quaderni sono delle copie perfette dei suoi taccuini
E infine veniamo ad alcune delle sue opere pittoriche, che radunate qui a confronto in una collezione che non esiste poiché si trovano disseminate in tutta Europa, suscitano davvero una gran commozione.
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L'annunciazione, Galleria degli Uffizi a Firenze |
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Dettaglio del paesaggio sullo sfondo |
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L'angelo di Leonardo a sinistra, a confronto con l'angelo del Verrocchio a destra |
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La vergine delle rocce I versione conservata al Louvre di Parigi
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Di questo dipinto ne esistono due copie perchè pare che la prima versione sia stata contestata dai committenti, ovvero la confraternita dell'immacolata concezione per l'altare della chiesa San Francesco Grande a Milano, oggi distrutta. L'opera era contestata poichè non era così evidente chi fosse Gesù e chi fosse San Giovanni Battista, e l'Angelo guardando l'osservatore indicava San Giovanni Battista. Mancavano le aureole a tutti... insomma non era soddisfatta la consueta iconografia e il dipinto venne quasi considerato eretico.
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Due finestre a confronto alle spalle del personaggio principale: sono un sogno questi paesaggi azzurri, sembra che l'aria che si respirava fosse più cristallina, più pura... |
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Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino |
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Particolare della veste sulla manica |
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La Gioconda, Museo del Louvre a Parigi.
Oltre alla Mostra di Leonardo, si può visitare anche la Pinacoteca civica Casimiro Ottone, che contiene opere di artisti locali dall'anno 1000 al 1900. Della Pinacoteca Due dipinti mi sono piaciuti in particolare:
| Vista del lago d'Orta
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Due donne contemplano il mare in tempesta, un tema tipico del Romanticismo |
Un'altra cosa curiosa da visitare è il
museo della Calzatura.
Visitiamo infine la Torre del Bramante, molto simile a quella del Filarete dell'ingresso del Castello Sforzesco a Milano.
La torre venne completata nel 1492 mentre la cupola barocca è opera di Bramante da Urbino.
La torre come si può vedere dallo spaccato si sviluppa su diversi piani e locali. Dalla cinta muraria è possibile vedere la città e tutto il cortile interno del castello.
Dall'alto della Torre, la vista della piazza e della Cattedrale di Sant'Ambrogio è veramente mozzafiato.
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