Vacanze in Liguria 9° giorno: Sanremo

 Sabato 23 Luglio

Sarà una meta un po' scontata, ma visto che eravamo vicine siamo venute e vederla: Sanremo.

Come al solito siamo partite dal mare e dalla spiaggia: 


La piaggia dove siamo andate in prima battuta, è stata un po' una delusione: si tratta della spiaggia vicino al porto, e vicino anche al parcheggio Palafiori... Faceva un tale caldo umido quel giorno, che si faceva fatica a ragionare, e farsi un bagno sembrava l'idea più urgente.

Bagni Lido Sanremo e Beach Portosole

Le case affacciate sulla spiaggia sono più ricche di quelle semplici di pescatori che abbiamo visto negli altri paesini di mare... questa spiaggia è un po' deludente perché è chiusa in una sorta di barriera protettiva tra le vie di accesso delle navi private, e perciò sembra di fare il bagno in una piscinetta, e l'acqua non è per niente trasparente... Probabilmente abbiamo completamente sbagliato spiaggia, perché ho letto che ce ne sono altre molto più belle visibili dal lungomare. Solo che quel giorno faceva un tale caldo che ci sembrava meglio scapparcene nelle vie all'ombra e sui carrugi della Pigna, e non abbiamo fatto in tempo ad approfondire il discorso spiaggia.
Girando per la città come al solito resto sempre affascinata dalle chiese barocche dai colori pastello



Ci incamminiamo in salita quindi verso la Pigna, ovvero la parte più antica e caratteristica della città, dove si trovano le case più vecchie abbarbicate sulla collina.

Entriamo dalla Porta Bugiarda o Porta del Roglio, ovvero una antica porta di ingresso medievale posta su una ripida salita dalla marina alla città vecchia. L'abitudine di costruire le case sulle volte sopra la strada sono una conseguenza dell'espansione edilizia che porta ad un ampliamento urbanistico, ma sempre all'interno della cerchia di mura, cercando di occupare tutti i posti possibili disponibili.

Si chiama Del Roglio per via del suono del torrente il Rio San Francesco che scorre lì vicino e che portava l'acqua ai mulini e ai frantoi sorti lungo il percorso. Dico portava, perché adesso non si sente nessun rivolo di acqua scorrere a causa della siccità.
Si chiama anche Bugiarda probabilmente perché poco dopo l'accesso si arriva ad una biforcazione, in effetti un eventuale assalitore che proveniva dal basso si trovava di fronte un labirinto di vicoli e biforcazioni in rapida successione, alcuni che portano a vicoli ciechi, dove si poteva venire facilmente sopraffatti dalla difesa della città.



I vicoli sono molto caratteristici, ma dai muri sgarrupati e dai sottopassi maleodoranti si percepisce una povertà e un degrado più evidenti che in altri borghetti che abbiamo visitato.

Arriviamo infine ai piedi del Parco della Regina Elena, sotto un sole micidiale, dove troviamo di fianco ad una chiesa minore una aiuola con piante grasse ed una statua di ceramica veramente assurda...


Si, si state vedendo giusto: la statua di una Tigre! 😂😂
L'unica spiegazione logica che mi è venuta in mente, è che probabilmente i vicoli erano infestati di topi, e perciò i gatti erano l'unica risorsa per mantenere un minimo di ordine e pulizia! E quindi serviva una sorta di Santino protettore anche per loro! Giustamente un gatto gigante, una tigre!

Vista dai Giardini della Regina Elena

Il parco è molto provato dal caldo e dalla siccità e tutte le aiuole sono secche e anche il laghetto con cascatina che si trovava al centro è prosciugato. Solo gli alberi di grandi dimensioni prosperano lo stesso. Veramente impressionanti sono le magnolie, che presumo siano antichissime, dato che hanno un tronco che sembra da foresta equatoriale con svariate liane che si dipartono dai rami superiori e arrivate a terra hanno creato dei nuovi tronchi più sottili.


Proseguiamo ancora per arrivare al Santuario della Madonna della Costa, posta alla fine di una strada ampia lastricata con sassi bianchi, neri e mattoni che sono disposti per creare un motivo decorativo geometrico.




La chiesa dall'esterno è molto bella con la facciata azzurra... purtroppo stanno celebrando un matrimonio e non è possibile visitare l'interno.


Scendiamo quindi di nuovo alla città bassa, passando ancora una volta dalla Pigna... Man mano che ci si avvicina alla parte più ricca della città anche i carrugi cambiano aspetto e diventano più colorati e ben tenuti.


Arriviamo quindi alla Concattedrale di San Siro



Sembra incredibile, ma anche qui oggi stanno celebrano un matrimonio, e si riesce solo a dare una sbirciata veloce... Peccato perché dopo tante chiese barocche, sarebbe stato interessante vederne una romanica.

Ci incamminiamo infine verso il Casinò di Sanremo, le strade si fanno lussuose, certe vetrine sono proprio una tentazione
Negozio di Profumi


Nell'aiuola fuori da un negozio c'era questo fiore meraviglioso, non era finto in plastica: mi ha colpito perché la forma della corolla sembrava una gonna plissettata.

Decoro sul fronte di un palazzo elegante

Casinò di Sanremo

Procediamo infine verso la Chiesa Russa ortodossa, segnata anch'essa come una delle cose da vedere assolutamente.


E in effetti già da fuori la chiesa è favolosa, con le sue torri e cupole decorate a spirale nei due colori bianco e verde con delle piastrelle tagliate a a forma di piramidi: producono lo stesso effetto bugnato di una pigna come nella torre del diamante (cfr. Castel Gavone)

Avevo apprezzato già quest'inverno le architetture delle chiese russe, quando mossa da curiosità per quel che c'era in Ukraina e in Russia di bello da visitare avevo visto le varie chiese ortodosse... E adesso trovarne una proprio qua, mi sembrava una fantastica occasione.

Purtroppo non abbiamo potuto visitare l'interno, poiché in quel momento vi era la messa...


Arrivate qua eravamo già abbastanza stanche, accaldate e un po' deluse di non aver potuto visitare almeno questa... e abbiamo sbagliato a non andare sul lungo mare, che dopotutto era vicino. Avremmo visto delle spiagge migliori di quella in cui eravamo state al mattino! 

Troppo caldo quel giorno, e forse eravamo un po' stanche dalle gite dei giorni precedenti.

Dov'ero ieri? Villa Grock








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