Vacanze in Liguria 11° giorno: Albenga Reprise

 Lunedì 25 Luglio: Onde Barocche


Ieri non abbiamo fatto in tempo a visitare la Mostra Onde Barocche al Museo Diocesano, e perciò oggi sarà la tappa pomeridiana quando la spiaggia si farà arroventata...

Ma al mattino andiamo sempre al mare, e stavolta andiamo ad Alassio


La spiaggia è molto bella: sabbia fine che digrada lentamente dentro al mare... Eppure ho imparato ad amare le spiagge liguri con i sassolini: hanno il vantaggio che il telo sulla sabbia resta ragionevolmente pulito e libero dalla sabbia, e poi amo il frusciare dell'onda che si infrange sui sassolini: produce un suono ancora più musicale. Ma per gli amanti delle spiagge sabbiose, questa con la sabbia fine e compatta sul bagno asciuga ha il suo fascino.




La passeggiata sul lungomare è molto piacevole, e pittoresca, poichè anche qui le case sono costruite praticamente sulla spiaggia, e sono colorate e varie, ma diverse dalle casette di pescatori di Varigotti: qua si vedono finestre ornate con stucchi e persiane e ogni edificio ha un suo carattere. Si direbbe una città più ricca di un semplice villaggio di pescatori.




Nella spiaggia si succedono vari bagni privati a pagamento: mi hanno colpito questi ombrelloni in stile un po' persiano...


Arriva infine un giovane gabbiano un po' audace in cerca di cibo


Mia figlia gli offre bocconi di pane e focaccia, e dapprima il gabbiano mangia solo se il boccone gli viene tirato da distante, poi si decide a prenderlo direttamente dalla mano. Ad un certo punto sembra addirittura che sorrida, con la stessa espressione gioiosa e fiduciosa che hanno i delfini. E straordinaria scoperta: per mandar giù beve l'acqua del mare! Ebbene si: i gabbiani e tutti gli uccelli marini sono in grado di bere l'acqua del mare per dissetarsi, perché hanno una particolare ghiandola posta nel cranio che permette loro di filtrare il sale e lo espellono mediante piccoli starnuti. 


E quando il sole si fa rovente, ce ne scappiamo via dalla spiaggia e torniamo ad Albenga, che non abbiamo finito di visitare.

Torniamo alla piazza della Basilica intitolata a San Michele, e finalmente la posso visitare senza intoppi...


In verità ho già visitato questa chiesa già il giorno dell'arrivo, ma ero di fretta e ho scattato poche frettolose foto, senza neanche capire bene che storia c'era dietro.

Questa basilica affonda le sue radici all'epoca del Battistero, dato che la comunità cristiana di Albenga era già molto attiva all'epoca di Costanzo, imperatore romano tra il IV e V secolo d.C.
Al primo pavimento venne sovrapposto un secondo e poi un terzo. Verso il XII secolo Albenga godeva della protezione dell'imperatore del Sacro Romano Impero per contrastare l'egemonia di Genova, e grazie al rapporto tra potere vescovile e cittadino conosce un periodo di grande prosperità, come già raccontavo ieri... e iniziano così i lavori per la riedificazione della cattedrale.
La prima descrizione dell'interno della chiesa ci risulta dagli statuti capitolari del 1318, ma sarà nel 1442 che ad opera di un facoltoso cittadino avvengono i primi lavori di restauro e progettazione di lavori di manutenzione annuale.
Nel 1500 e anche nel 1600 avvengono alterne vicende che portano alla distruzione di parti del coro e si rendono necessari altri lavori di restauro... pertanto quel che vediamo adesso è la somma di tanti periodi e tanti lavori di tanti ingegni che nella storia sono intervenuti portando il loro contributo. Infatti non sapevo dare una collocazione precisa dello stile.



Il colore dorato del soffitto si rispecchia in tutta la chiesa che assume al suo interno una luce calda dorata, che contrasta con l'austerità delle colonne in pietra. L'effetto che ne deriva è una reciproca valorizzazione.







Uscite dalla chiesa ci dirigiamo infine al Museo Diocesano che si apre con una mostra intitolata 
Onde Barocche
Sono raccolte diverse sculture e alcuni dipinti di vari artisti del XVII secolo. Il termine Onda si riferisce in parte al fatto puramente estetico prodotto dal gusto tipicamente barocco di muovere vesti, nubi, capelli dei soggetti in pieghe e vortici quasi irreali e allo stesso tempo tremendamente realistici, in parte si riferisce al fatto che il Movimento artistico e letterario Barocco parte da Roma e si estende in tutta Europa come un'onda che si infrange e a seconda del luogo che bagna viene declinata in maniera personale reinterpretata dagli artisti del luogo. Perciò quest'Onda partita da Roma trova in Liguria una sua caratterizzazione unica e originale.

La prima scultura che incontriamo è quest'Angelo custode, che prende per mano il bambino... il fatto che le due mani siano sul punto di toccarsi la rende così viva e in movimento.



Le sculture sono in legno dipinto... 
non ci sono parole per commentare la bravura, la complessità, la bellezza di quest'opra





Molto particolare il gesto di questa Madonna che sta consegnando qualcosa a questo Monaco.


Persino il saio di questo frate, francescano si direbbe, è in realtà dipinto fittamente con dei tratti in oro.



Il gesto di questa Madonna, la mano che reca il dono che consegna e l'altra mano aperta nell'intensità del momento,  mi colpisce molto di più di quest'altra Madonna che pur nella sua perfezione risulta alla fine un po' manieristica e "già vista"


Impossibile non restare ammirati dalla complessità dei panneggi della veste, dalla ricchezza del decoro del tessuto che in verità è legno scolpito e dipinto. Davvero una maestria e una voglia di eccellere ammirevoli.



Ci ho impiegato un po' di giorni a visitare tutte le meraviglie di Albenga, ma davvero ne valeva la pena!

La prima parte della visita ad Albenga la trovi nella giornata di ieri.





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