Vacanze in Liguria 4° giorno: Varigotti
Lunedì 18 luglio
Siamo partite prestissimo per arrivare a Varigotti: il Borghetto con le case sulla sabbia.
Ma procediamo con ordine, poiché siamo arrivate lì alle 7,30 e questo era il colore del mare mentre costeggiavamo la strada per arrivare alla scaletta per scendere sulla spiaggia:
Notate a sinistra la silhouette di un delfino... poi vi spiego... |
Una volta piazzato l'ombrellone e parcheggiato le nostre borse, abbiamo sintetizzato l'essenziale da portar via e ci siamo incamminate lungo la battigia per arrivare fino al borgo...
Lungo la spiaggia gruppi di gabbiani sostavano nel ruscio del mare: emettevano le loro malinconiche grida, che variavano tra lievissimi acuti e risate nostalgiche...
Dal mare si vede pure una chiesina...
E finalmente giungiamo ai primi gruppi di case colorate, quand'ecco un ragazzo di forse 13 o 14 anni si avvicina e con modi garbati e molto gentili ci indica che la parte più bella si trova verso la punta e poi proseguendo oltre passando in galleria, si giunge alla parte migliore, ovvero la Baia dei Saraceni...
"Ma che gentile!" dico io, "grazie infinite delle informazioni"
Il ragazzo sorride e risponde "Beh io penso che se uno viene qua per la prima volta, non conoscendo nulla... queste cose non può proprio perdersele!"
E così seguendo il suo consiglio ci incamminiamo avanti verso la punta della costa, e voltandomi dopo un po' indietro non lo scorgo più. Sembrava spuntato dal nulla e adesso scomparso... e mi venne in mente tutte le volte che nell'Odissea, la dea Atena aveva incontrato Ulisse per dargli consigli o avvertimenti, si era sempre mostrata sotto le spoglie di un ragazzo o di un pastore, mai nel suo aspetto divino...
Ecco questo ragazzo, con le cose che ci aveva detto, pareva a me proprio questo: un messaggero di Atena!
"Proseguite, siete sulla giusta direzione, il meglio deve ancora arrivare... "
E poiché Ulisse ha sempre fatto bene a seguire i consigli di Atena, proseguiamo senza indugio verso la punta. E il panorama merita davvero!
Ecco un'altra silhouette di cetaceo, questa volta una balena: ebbene il mar ligure è abitualmente frequentato da cetacei, anche di grandi dimensioni e proprio a Finale ligure e Varigotti e altre località marine si sono avvistati delfini... tanto è vero che queste acque sono chiamate "Il santuario dei cetacei"
Saliamo dunque verso le case per riprendere la strada e attraversare il tunnel...
Sulla spiaggia ci sono dei tronchi sbiancati dal sole e dal mare, che sembrano ossa di dinosauri...
Passiamo oltre il tunnel e arriviamo infine alla Baia dei Saraceni e l'acqua è veramente un incanto, ci sono sulla battigia i sassolini colorati che c'erano alla spiaggia prima della punta, ma la sabbia diventa subito più fine e leggermente dorata e gradualmente sprofonda restando però visibile nuotando anche molto lontano dalla riva, dato che l'acqua è limpida e cristallina...
Nelle ore più calde, come al solito ci ritiriamo dalla spiaggia e torniamo tra le case passando davanti alla chiesetta gialla che si vedeva dalla spiaggia, San Lorenzo, e trovando la porta aperta facciamo una visita...
Molto particolare la copertura della cupola con questo motivo che simula le scaglie di pesce...
Entrando ci accoglie una musica con coro di angeli che già predispone al raccoglimento.
Affreschi sul soffitto |
Una Madonna immersa in una luce blu, sembra la Fata Turchina in fondo al Mare: una Madonna protettrice dei marinai presumo, molto evocativa in questa luce.
Statua lignea del Santo con in mano la graticola su cui è stato martirizzato |
Affresco appena restaurato sempre di San Lorenzo |
Questa cappella laterale dedicata al Sacro cuore di Gesù è particolare e ci evidenzia che si tratta di una chiesa che prega per chi va per mare, dato che viene immortalato nel dipinto l'episodio in cui Gesù cammina sulle acque e rassicura i suoi discepoli preoccupati per il mare in tempesta.
Questa immagine mi fa pensare ad una frase che dicono spesso i maestri di yoga quando si fanno delle asana faticose o impegnative: "Supera la Fatica con il Respiro", "Respiraci dentro"...
Stare su una barca in tempesta è un'esperienza che prima o poi tutti sperimentiamo: la preghiera, la presenza di sè, la consapevolezza, la speranza ... sono il Respiro, che ci permette di camminarci in mezzo nonostante tutto.
D'ero il giorno prima? Fianale Ligure
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