... Proseguiamo la gita a Bergamo... Ho fatto così tante foto e riflessioni, che non bastava davvero un solo articolo.
Siamo quindi giunti fuori dalla Basilica, e troviamo di fianco la Cattedrale di Sant'Alessandro. L'esterno è molto meno particolare della Basilica, sebbene si intuisca che dentro sarà di una certa imponenza... in realtà l'interno supera le aspettative.

Anche questa è in stile barocco, sebbene meno opulenta, in realtà dopo qualche minuto che si sta a camminare nella navata, si sente qualcosa anche qui...
è indescrivibile, poiché qui l'oro è usato con più discrezione, ciò non di meno, l'accostamento con il bianco e gli affreschi con l'azzurro turchino del cielo ti portano comunque in un cielo non terreno.

L'interno della cupola è composto da più cerchi di nubi concentriche e a me fa pensare alla visione del Paradiso come lo descrive Dante nella Divina Commedia. L'affresco del cielo con le vertiginose nubi concentriche inganna lo sguardo e fa davvero pensare ad una altezza ben più vasta di quella effettiva dell'architettura. Un inganno che nel periodo barocco era molto di moda, e che in effetti traporta l'anima di chi guarda in un'altra dimensione.

Entrando nella navata a sinistra si apre una cappella laterale dedicata all'Eucarestia. Il soffitto mostra Gesù risorto immerso in una luce dorata, in realtà tutta questa cappella è molto più decorata con l'oro, che dona all'ambiente una luce molto più fioca e crepuscolare... come all'alba o al tramonto, come all'inizio o alla fine del giorno e di ogni cosa.

E' il Mistero della Resurrezione: si avverte il lutto della Morte, la luce è molto più tenue, e le statue degli angeli sono tutte gravi e addolorate. In realtà di questi tempi, camminando sotto i loro occhi, pare a me di vederli piangere per noi, per la nostra misera condizione, per i mali che ci affliggono tutt'ora, pur con tutta la nostra tecnologia, e comodità, per la nostra ipocrisia, la nostra ingordigia priva di riguardo, il nostro egoismo, odio, opportunismo, superficialità, vanagloria...
Tornando invece nella navata centrale camminando verso l'altar maggiore ...

... si incontra sulla sinistra l'altare della Madonna. davvero inusuale invero, poiché sempre l'avevo vista con il bambino in braccio. Stavolta è a mani vuote, e le porge verso il visitatore e chiaramente si vede che piange, ed anche il suo vestito non ha i soliti colori. Il colore viola è quello del lutto, lo stesso che indossa il sacerdote nel periodo di penitenza all'approssimarsi della Pasqua.


Se un pellegrino visita le due Chiese di seguito: Basilica e poi Cattedrale, decisamente esce cambiato.
Ha intravisto qualche squarcio di paradiso nelle opere di uomini come lui, davvero l'Uomo può creare opere in grado di commuovere e sollevare lo Spirito.
Se pensiamo a quel che succede all'opposto di questa altezza, ci rendiamo conto che tutto è già dentro di noi: il Paradiso e l'Inferno abitano in noi, e sono inconciliabili.
Non mi do pace di quel che succede, tanto più quando vedo queste manifestazioni altissime di umano spirito.
Usciti dalla Cattedrale, si va in visita al Palazzo del Podestà: prima tappa la torre del Campanone, da cui si vede tutta la piazza intorno.
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La città alta è tutta palazzi con cortili interni pieni di fiori e piante... |
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Vista della Piazza Vecchia |
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Vista della cattedrale con la cupola sormontata dalla statua del Santo Patrono |
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Vista della Basilica |
Una volta scesi dal campanone si visita il Palazzo del Podestà dove è allestita una bellissima mostra multimediale con animazioni proiettate sulle pareti, che riportano lo spettatore ai suoni e alle atmosfere dell'epoca. Si vedono i volti dei personaggi illustri, commercianti, artigiani, i loro abiti, le loro manifatture, le botteghe degli speziali, con i rimedi alle più comuni malattie... e letture di articoli di giornale dell'epoca, fatti avvenuti che hanno segnato la città, un incendio descritto nei minimi dettagli, come le merci nelle botteghe vengono distrutte, il conto dei danni..
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Mappa della città di Bergamo |
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Mappa del mondo conosciuto |
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I primi libri stampati |
Usciti dal Palazzo, si passeggia per la Città Alta, e tantissimi sono i palazzi ornati e decorati, questo era il Palazzo dell'Arciprete, ora sede di una delle Facoltà dell'Università.
Scesi alla Città Bassa, percorriamo il Viale Vittorio Emanuele, anche qui Palazzi e giardini, ma molto più distanziati, le vie sono ampie soleggiate...
E le Rose fioriscono perfette e commoventi.
Visitiamo infine il monumento a Donizetti e il Teatro :
Interessante il fatto che Donizetti sia seduto in ascolto della Musa, la stessa che abbiamo visto nella chiesa in città alta: il monumento racconta in verità un fatto molto antico. L'artista è in ascolto, in contatto con il Divino, e riesce poi a raccontarlo con i suoi linguaggi, che sia musica o che sia disegno, pittura, scultura... in modo che sia accessibile agli altri. Alla gente normale.
Nei popoli primitivi infatti i primi artisti, i pittori rupestri, si pensa fossero gli sciamani della comunità che rappresentando le scene di caccia vittoriose, suscitavano nella comunità la speranza e il coraggio.
Ecco perché le opere d'arte sono commoventi, perchè sono il Divino che parla per mezzo dell'artista. Ovviamente a patto che il visitatore sia un vero pellegrino alla ricerca di questi messaggi, e davvero disponibile all'ascolto.
Chiudo la giornata con l'ultima chiesa: Santa Maria Immacolata.
Alle spalle dell'altar maggiore si vedono Adamo ed Eva, cacciati dal Paradiso, in contrapposizione alla Madre Celeste, che è appunto immacolata, libera appunto da questo peccato.
Mi piacciono le Madonne, come dicevo nel post precedente, sono il volto della Dea Madre. Il Divino Primordiale che gli uomini nella loro semplice constatazione di essere limitati e fallaci e bisognosi, avevano creato mutuando il concetto di
- Madre che mette al mondo: Era la dea del Cielo e del Focolare domestico,
- Madre che nutre i suoi figli: Demetra la dea delle Messi, e Flora la Dea che presiede alla Natura,
- Madre che insegna perchè sa, Atena la dea della Saggezza e delle Arti femminili,
- e prima che Madre, Donna che si apre ad accogliere: Afrodite la Dea dell'Amore. La coppa che raccoglie poi riversa.
- e infine la Vecchia, la Saggia, e la Distruttrice: Ecate.
C'è tanto da vedere e tanto da studiare per cogliere strati e strati di significati nei simboli del passato.
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