La Madonna di Oropa
Qualche settimana fa siamo stati alla Madonna di Oropa vicino a Biella.
Partendo da Milano in una uggiosa e fredda giornata invernale, arrivando in Piemonte il cielo si è schiarito e poi salendo verso Biella si è aperto in una giornata incredibile di sole e cielo blu. Il blu che piace tanto a me.
Il Santuario si trova in montagna e c'è da salire circa 12 Km sopra Biella in un anfiteatro naturale di montagne... era nevicato il giorno prima e la strada era ancora in ombra, forse non veniva mai toccata dal sole... Ma arrivati su il sole c'era eccome!
Ombre di blu oltremare calcavano la neve immacolata, alberi lungo una via innevata si alzavano allineati, come colonne di una navata: la cattedrale della Natura era già lì sotto il cielo turchino.
Ecco lo spazio, ecco l'aria pura, ecco il silenzio. Il regno delle albe intatte e degli animali ingenui.
Tutto questo manca in città, e qui è mantenuto per noi.
Sembrano così lontane le tribolazioni del mondo terreno, laggiù oltre la nebbia grigia che separa il mondo della vita quotidiana, da questo luogo sacro, perché qui si ritrova la pace e se stessi.
Un primo cortile accoglie il visitatore, e salita la prima scalinata, si accede ad un secondo cortile più in alto... Secondo i vecchi documenti la prima costruzione della chiesa antica risale al IV secolo ad opera del Vescovo di Vercelli S. Eusebio, che avrebbe introdotto nelle valli il culto della Madonna sostituendolo al culto della Dea di tradizione celtica, che ancora resisteva in queste valli.
La chiesa primitiva era di carattere eremitico, ed era punto di passaggio per il pellegrini. Successivamente i Savoia avrebbero incaricato tra il XVII e il XVIII secolo diversi architetti affinché ampliassero e espandessero il Santuario trasformandolo da luogo di passaggio a luogo di destinazione.
Attraverso la Porta regia, si entra nel secondo cortile
Qui troviamo delle targhe commemorative di alcuni grandi dei nostri tempi:
Una testimonianza del fatto che scienza e fede non sono in antitesi: il medioevo è finito, è sciocco pensare che lo siano, abbiamo bisogno di entrambe, l'umanità ha bisogno del pane materiale, ma anche di un nutrimento dello spirito, e spesso nutrire l'anima agevola il raggiungimento degli obiettivi materiali.
Il secondo cortile si apre su uno spiazzo che racchiude a destra la vecchia chiesa dove si trova la Madonna Nera, e infine in altro la vedete: la Basilica nuova.
Ma da quassù è bello riguardarsi indietro alle lontane nubi, in basso...
siamo sopra le nubi, siamo nel cielo azzurro
Tutto intorno un portico e la neve in mezzo, caduta ieri...
Uno sguardo indietro, e ancora si amplifica l'illusione di trovarsi in un "non luogo", una città sopra le nubi.
Da qui si entra nella chiesa vecchia, dove si trova la Madonna Nera. La basilica antica, così come la vediamo adesso, è stata costruita nel '600 quando la città di Biella fece voto alla Madonna del Santuario perché la città fosse risparmiata dalla peste del 1599. Poiché andò proprio così, crebbe la fama della Madonna di Oropa... Nel 1620, con il completamento della chiesa, si tenne la prima delle solenni incoronazioni della statua della Madonna, che ogni 100 anni hanno scandito la storia del santuario.
La statua della Madonna Nera si trova in un sacello edificato nel IX secolo,
che sembra quindi una piccola chiesa nella chiesa.
Secondo la tradizione Sant'Eusebio avrebbe introdotto il culto della Madonna Nera, portandolo dalla Palestina, dove era appena nata questa iconografia.
In un precedente post, scritto in occasione della visita alla mostra "Milano da Romantica a Scapigliata" a Novara, avevo detto che le Madonne Nere erano da ricondurre al culto antico della Dea Egizia Iside, che rappresenta la Notte, che partorisce il Sole, ovvero la luce...
La statua della Madonna Nera, sarebbe quindi stata posta da Sant'Eusebio sotto un masso erratico, che era in pratica l'altare del primitivo culto della Dea.
La statua attuale però è stata realizzata da uno scultore valdostano del XIII secolo... mentre il Santo Eusebio era del IV secolo... sebbene non sia scritto esplicitamente, dal confronto delle date, ne devo dedurre che la attuale statua è un rifacimento di quella originale portata dalla Palestina...?
La statua è in legno di cirmolo, un pino delle alpi chiamato "La Regina delle Alpi": un legno molto pregiato.
Questo legno possiede parecchie doti: innanzitutto il suo olio essenziale tiene lontani insetti, ecco perché la statua non è stata toccata dai tarli, inoltre la presenza di questo legno nella stanza in cui ci troviamo a soggiornare rallenta i battiti cardiaci e dona benessere psicofisico. Se osserviamo il colore del legno di cirmolo naturale notiamo che è chiaro, la scultura dunque è stata tinta di scuro con delle vernici apposite per imitare presumo l'aspetto originale della statua proveniente dalla Palestina.
E infine altro particolare non irrilevante: la corona dorata posta sul capo non è un oggetto a parte, ma è un tutt'uno con la testa e con il resto della scultura.
Nel corso dell'ultima incoronazione ad agosto 2020 è stato posto sulla Madonna un manto particolare: si chiama Manto della Misericordia ed è composto da 15.000 pezzi di stoffa che i pellegrini hanno donato accompagnati da altrettante intenzioni di preghiera. I Pezzetti di stoffa che uniscono migliaia di vite sono stati cuciti assieme dalle monache benedettine dell'Abbazia di Orta San Giulio compongono iil manto e lo strascico che raggiunge la lunghezza di 25 m. Un patchwork di memorie e preghiere, dove ogni tassello porta con sé la storia di chi lo ha indossato... e rappresenta tutti noi.
Le monache di Orta San Giulio sono di clausura, vuol dire che non vivono nel mondo con noi, però pregano per noi, e questo manto cucito, è una preghiera artistica per così dire...
Un po' come l'albero di Natale, un simbolo antichissimo della tradizione pagana, vi dicevo l'anno scorso, che era una preghiera per il ritorno dell'abbondanza: un albero sempre verde adornato di doni, frutti e balocchi proprio nel periodo più freddo e buio dell'anno.
Franco Battiato diceva che l'opera di queste persone, che pregano per noi spesso non viene compresa, o peggio viene disprezzata, poiché si pensa erroneamente che il servizio al prossimo passi attraverso la vita terrena, il coinvolgimento, il supporto materiale e spirituale, ma comunque vis a vis con chi ha bisogno. E invece il Maestro diceva che anche questa scelta, la preghiera non per sé, ma per gli altri, ovvero la ricerca non materiale conduceva a conquiste spirituali per tutta l'umanità.
Il sacello dove è posta la statua è affrescato da un ignoto pittore del 1300.
Proseguendo ancora verso l'alto si arriva ad una seconda porta che conduce ad una scalinata che porta alla Basilica nuova, imponente di gusto neoclassico:
L'architettura interna è circolare, e nelle diverse nicchie troviamo dipinti aneddoti della vita di Maria
| Assunzione |
| La discesa dello Spirito Santo |
| Lo sposalizio con San Giuseppe |
| La nascita di Gesù |
| La Madonna in cielo tra le schiere dei Beati e Santi |
All'interno della Basilica superiore troviamo inoltre una collezione di Presepi da tutto il mondo e anche plastici con ricostruzioni di aneddoti della vita di Gesù
Erano così tanti che ne ho fotografati alcuni, quelli che più mi colpivano...
| L'annunciazione |
| Arrivano i pastori |
| La fuga in Egitto |
| L'infanzia di Gesù |
| Gesù predica ai suoi discepoli |
| Il Bosco degli ulivi |
| La deposizione nel sepolcro |
| Gesù risorge: osservate in fondo al centro, la figura avvolta in bende è sdraiata, ma da questa si vede ergersi seduto un uomo. |
Torniamo indietro verso la porta Regia, dove si trova anche l'Osservatorio meteosismico, e troviamo la sala dove sono raccolte le testimonianze dei "Per Grazia Ricevuta"...
Pareti di disegni, foto, dipinti, ricami, articoli di giornale... tante persone, colpisce ancora una volta il fatto che siamo noi dopotutto.
A Biella sono belle le vie del centro con i negozi addobbati per il Natale
Nelle fioriere trovo l'Elleboro, chiamato anche Rosa del Natale, perché fiorisce a Dicembre
ed il fiore ricorda l'aspetto della rosa canina.
Vagando per le vie del centro giungiamo alla Cattedrale di Santo Stefano, che non si può visitare poiché c'è messa... ma vicino si possono osservare l'antico battistero, romanico e la torre.
Sul finire del giorno, tornando verso la macchina mi cade lo guardo in una libreria per ragazzi, e questo libro con questa fantastica, magica stella cometa, mi sembra la perfetta chiusura di questa gita bellissima e piena di impressioni positive e luce...


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