"Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto a restringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancora più sensibile all'occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda ricomincia, per ripigliar poi nome di lago, dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e nuovi seni."
Così descriveva Manzoni nei Promessi Sposi, il tratto del lago di Como che va da Varenna a Lecco, e se guardate la cartina e se ci andate di persona effettivamente non si potrebbe descrivere il territorio più precisamente.
Ma partiamo da Mandello, una vera scoperta: l'ho visto citato su Facebook da un'amica e dalle sue foto mi sono incuriosita e ho deciso di venire in gita. Il Lido di Mandello è un piccolo gioiello di acqua turchese.
La spiaggia è piccola di sassolini, tipo quelle della Liguria, e l'acqua è trasparente, fresca e cristallina.
Davanti a noi vediamo Onno...
Girando per il paesino scorci di turchese tra i vicoli si alternano a portici e case affacciate sul lago... ed è facile immaginare la bellezza della vista da quelle finestre.
Come in Liguria, anche qui non ci facciamo mancare una visita alla Chiesa del borghetto: la chiesa arcipretale di San Lorenzo. (Arcipretale è una chiesa particolare nel senso che ha autorità sulle altre confinanti perché il suo parroco, appunto l'arciprete regge anche le altre più piccole). La chiesa attuale sorge sulle fondamenta di una chiesa medievale che è stata ammodernata secondo il gusto e l'arte del 1600.
"Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi lo svegliarono e gli dissero: "Maestro, non t'importa che noi moriamo?" Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!" Il vento cessò e si fece gran bonaccia. (Marco 4:37-39)
A sinistra si apre una sorta di piccola chiesa nella chiesa: è la cappella di Santa Maria.
La statua della Madonna, chiusa nella teca di vetro, con la luce che la illumina lei soltanto nel buio della cappella, fa sempre un effetto da incontri ravvicinati del terzo tipo.
E infine in una grottina laterale, ritroviamo un'altra immagine della Madonna nella Grotta di Lourdes, come a ricordare che Lei si è presa il disturbo di apparire a una pastorella, e perciò non è così remota e irraggiungibile, come appare chiusa nella teca di luce divina.
Non bisogna pensare che solo le opere d'arte preziose abbiano un valore, un messaggio da dare. Questa ad esempio è realizzata con pezzi molto comuni penso, ma è il senso di metterla così in questo posto, che deve suggerire al visitatore un significato speciale.
Risaliamo ora il lago verso nord e arriviamo a Varenna, un altro gioiello...
Le spiaggette sono più o meno belle come quella di Mandello, sebbene molto più invase da turisti soprattutto stranieri.
Molto ci sarebbe da visitare in questo paesino, poiché ho visto che c'è la Villa Monastero, con il suo Giardino botanico che si estende sul lungolago, e il Castello di Vezio, che dalla cima del monte domina il panorama... Ma ormai il pomeriggio è quasi finito, e ci sarà allora un'altra gita dedicata...
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