Milano, una gita inaspettata

 Ieri mattina ero a Milano per sbrigare delle commissioni, e una volta finite, mi sono concessa un giro da turista...

Piazza Duomo a Milano

Troppo bello il cielo: limpido, pulito, un cielo da mare.

E il vento che spazzava tutto, un vento che sapeva di vacanze e di sole.

Siamo spesso abituati a dare per scontato un posto, solo perché lo vediamo spesso o lo vediamo di sfuggita mentre siamo impegnati in altro: quando ero ragazza e andavo a Milano all'Università mi capitava di passare da piazza Duomo ed entravo quando volevo. Adesso c'è da fare la fila per il biglietto e per entrare... Le cose si apprezzano di più quando non ci sono più.

Ma andiamo con ordine: sono partita da Piazza San Babila, e aspettando l'orario del mio impegno, mi sono detta: "perché non visitare la chiesa di San Babila?" Sta proprio lì incastrata tra palazzi alti, e moderni, e sebbene dia il nome alla piazza, è una piccola chiesa di mattoni che pare messa lì per sbaglio proveniente da un altro tempo.  In realtà non è una chiesa minore, dato che si tratta di una Basilica, ed è considerata una delle più importanti di Milano, dopo il Duomo e Sant'Ambrogio.

In origine la chiesa era stata costruita nel XI secolo si pensa sui resti di un antico luogo di culto fondato dall'Arcivescovo Lorenzo nel V secolo.

Il sole era di fronte a me, mentre facevo la foto, in genere si preferisce avere il sole alle spalle perché l'illuminazione sia ottimale, tuttavia anche il controluce può regalare degli effetti interessanti, come questi raggi, oserei dire divini che esaltavano il gesto del Cristo che ti accoglie all'ingresso.

In fondo alla Chiesa, sull'abside si vede l'immagine del Santo...

Si tratta di un Santo di orgine turca che fu arrestato e condannato a morte durante le persecuzioni dell'Iperatore romano Decio, assieme ai suoi discepoli Urbano, Prilidiano ed Epolonio, tre ragazzi che gli erano stati affidati dalla madre Teodula perché li educasse alla fede cristiana.

In realtà una volta entrati ci si rende conto che non sono mosaici antichi infatti la chiesa venne ricostruita nel 1575 anno in cui venne realizzata la facciata, e poi restaurata nel 1853 e poi ancora ritoccata nel 1906 anno in cui viene progettato il fronte Neoromanico.

... tuttavia, l'atmosfera raccolta e intima che si respirava era molto bella. Si sentivano i rumori del traffico all'esterno, ma filtravano come se provenissero da un luogo lontano, qualcuno stava suonando l'organo ed era bello ascoltare... ci si sentiva al sicuro lì dentro.

Mi ha colpito un signore distinto vestito in abiti da ufficio, eleganti, completo giacca pantalone: era chino, inginocchiato in preghiera, sembrava molto preoccupato... Ce ne andiamo in giro con i nostri vestiti, come maschere o armature per sentirci al sicuro, e invece dentro quali angosce, quali paure ci corrodono... E' vero quello che ho sentito una volta da un sacerdote: non si prega per convincere Dio ad aiutarci. La preghiera non cambia Dio, cambia chi prega. 

E sempre mentre aspettavo l'ora giusta dell'appuntamento, mi sono fatta un giro intorno, e ho visto altre due chiese di sfuggita perchè ormai l'ora era prossima...

San Bernardino

Santo Stefano

San Bernardino era luminosa, circolare e accogliente, è famosa per l'ossario dove le pareti sono ricoperte da ossa ad uso decorativo... un po' macabro invero...
Santo Stefano mi è sembrata molto buia e abbandonata, molti segni di deterioramento, mancanza di manutenzione... l'intonaco delle colonne si stava scrostando alla base... sembrava un luogo da Blade Runner.

Finito il mio impegno, mi sono incamminata sulla via del ritorno, ma la giornata così luminosa e soleggiata mi ha fatto per un attimo sentire già in vacanza e così sono andata come una turista fino in piazza Duomo: 

Il sole scolpiva il marmo come un pizzo: si vedevano particolarmente bene tutte le decorazioni gotiche, e il bianco della facciata risaltava sul cielo blu cobalto come quando in montagna si va a sciare in quelle giornate limpidissime e la neve sulle cime incontra il blu del cielo.

Anche qui mi sono divertita a sfruttare il controluce per far comparire il Raggio Divino... Il Duomo ovviamente meriterebbe molte più foto e molti più commenti, dovrei sicuramente dedicargli una visita come si deve, ma questa storia la racconteremo un'altra volta...

Da Piazza Duomo, ho poi proseguito per Via Dante fino ad arrivare a Piazza Castello

Sarà scontato per chi vive in provincia di Milano e ci passa così spesso da non farci più caso... ma ieri, sarà stata la giornata così bella, sarà stato che io invero era da tanto che non passavo da qua, ho rivisto il Castello Sforzesco con gli occhi del turista straniero, e mi son trovata a pensare che era davvero immenso e magnifico.

Nel cortile interno era stato allestito una sorta di Gazebo realizzato mediante alberi e una struttura in legno a partire da un progetto di Leonardo da Vinci...

Ho visitato parecchi castelli in giro per l'Italia, ma devo dire che se ci si mette a visitare il Castello Sforzesco con gli occhi puliti dall'abitudine di vederlo, e dal darlo per scontato, doveva essere veramente notevole all'epoca del suo massimo splendore. Mi piacerebbe visitarlo approfonditamente, ci sono parecchie zone e cortili da visitare, e musei nelle sale interne con gli arredi d'epoca, il museo egizio, e mostre estemporanee ... Oggi ho tempo solo per una visita frettolosa, purtroppo, e mi pare pure già un regalo, visto che non l'avevo neanche preventivata, ed è a cavallo tra due impegni uno al mattino e poi il lavoro nel pomeriggio...

Ero molto preoccupata dall'impegno che avevo in centro, e non avevo pensato a nient'altro che quello, poi una volta libera il cervello ha riperso a funzionare e mi sono resa conto che era un delitto non cogliere quest'occasione. La bellezza, la meraviglia possono essere trovate in qualsiasi momento, e anche in una giornata faticosa può saltar fuori un piccolo regalo di qualche ora, qualcosa che ci stupisca, che ci meravigli, che ci riporti ad un ricordo... Basta essere svegli e in ascolto.

Cortile interno della Rocchetta

Dettaglio di una delle Finestrone nel cortile dell'Elefante

Lascio Milano con la promessa di ritornarci con più calma a visitare meglio il castello. Ci sono stata da bambina con mia mamma, e ricordo che era molto bello anche dentro. Voglio rivederlo e portarci i miei figli. Abitiamo in provincia di Milano, basta un'oretta di viaggio e ci siamo.

Fatti non fummo per viver come bruti... 

Ma per seguire virtute e canoscenza.