Che cos'è il Presepe per me

 Il Presepe è sempre stato presente nel mio Natale da quando ero bambina...

Al di là del significato più immediato, quello cristiano, legato alla Festività del Santo Natale, ogni anno che ci ripenso, mentre lo allestisco, il suo significato mi diventa sempre più profondo... 
Per capirlo davvero, secondo me, bisogna aver vissuto tante vite, passato un po' di guai, essere morti e poi  un po' risorti, cambiati, rinnovati...

Pensateci, il Natale cade nel pieno dell'inverno, eppure poco dopo il solstizio d'inverno il 21 dicembre, la notte più lunga dell'anno mi dicevano da bambina: a partire dall'equinozio di autunno, in cui le ore di luce equivalgono a quelle di buio, gradualmente le ore di luce diminuiscono a favore delle tenebre che occupano sempre più ore della giornata, fino appunto al solstizio d'inverno. 

A partire dal 22 dicembre e a seguire nei giorni successivi il processo si inverte: le tenebre diminuiscono e le ore di luce aumentano fino a che si arriva all'equinozio di primavera. 

Il Santo Natale viene celebrato il 24 dicembre, poco dopo appunto, quando la luce ricomincia a guadagnare terreno, e infatti si sovrappone ad una antica festività pagana, quella del "Sol Invictus" appunto, il Sole che non viene mai vinto. 

E questo bambino, Gesù, nasce in questo giorno speciale... non perché davvero sia nato il 24 dicembre...

Molto semplicemente qualcuno ha pensato di unificare le festività pagane e cristiane perché fosse più facile per la gente semplice passare alla nuova religione. Ma questa scelta è molto simbolica, soprattutto se si pensa alle condizioni in cui la tradizione ci tramanda la storia della nascita del Salvatore.

Nato da una fanciulla, già promessa sposa, prima di averlo concepito, accolta e amata nonostante la situazione davvero al limite dell'accettabile per la mentalità dell'epoca, dato che il suo sposo Giuseppe la prende in moglie nonostante aspettasse questo bambino non suo.
Arrivano a Betlemme mentre Maria sta per darlo alla luce, si fermano in una grotta o un fienile e questo bambino nasce in una condizione estremamente povera e svantaggiata.

Ed è qui il vero valore: in una situazione di estremo bisogno, quando tutti potevano voltare le spalle ed essere indifferenti, crudeli... viene alla luce la speranza: perché contro tutte le aspettative la donna viene amata, accolta, protetta, e dà alla luce la nuova vita. La Salvezza è già qui, perché è inaspettata tutta la catena di scelte che hanno fatto le persone che hanno deciso di dare amore e comprensione, quando potevano dare indifferenza, crudeltà, biasimo...  e invece no.

Davvero dalle tenebre una scintilla di luce che poco alla volta riprende terreno e porta via il buio. 

Ed è così che mi piace viverlo il Presepe mentre lo allestisco, i miei guai sono poca cosa in confronto a questo miracolo, e posso avere anche io la forza di avere speranza, di portare avanti la mia fatica,  perché anche nel pieno dell'inverno vi sono già i semi della rinascita e mentre il buio dilaga, l'orologio perfetto del cosmo sta già oscillando in verso opposto.

Allestisco la notte stellata e tra gli alberi brillano le stelle:

Presepe+Artekjara



Commenti

  1. Solo una persona dall'animo sensibile e profondo può avere pensieri così delicati e creare opere da cui traspare la nobiltà d'animo. Complimenti Kjara, ricca di estro ed originalità.

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    1. Grazie del commento! Per me l’arte, in qualsiasi modo mi senta di esprimerla, è una ricerca di completezza, di dare un senso al tutto, di esprimere quel che è bello sentire… coincide spesso con la speranza per qualcosa che si desidera con tutto il cuore, o la ricerca di un luogo interiore dove ci sia la pace e la felicità che sfugge.
      Mi fa piacere che qualcuno abbia saputo veder questo nelle mie parole e nelle mie creazioni…

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